Arte e scienza: corrispondenze
Nella pittura, in letteratura, in musica il passaggio tra Ottocento e Novecento è caratterizzato da ardite sperimentazioni di nuove forme espressive, dalla profonda messa in discussione dei criteri estetici, dall'introduzione di tecniche assolutamente innovative rispetto ad una tradizione secolare. Il tratto comune è la volontà di superare il concetto di oggettività nella rappresentazione del mondo reale intervenendo sui meccanismi della percezione sensoriale e sui modi di rappresentazione mentale, spesso facendo uso consapevole dei risultati della scienza contemporanea.
Qui ci limitiamo a proporre alcune opere pittoriche particolarmente significative per sottolineare le sorprendenti ricorrenze terminologiche e concettuali, nel linguaggio usato dalla critica per analizzarle, dei termini usati nelle pagine precedenti per esprimere il significato delle più innovative scoperte scientifiche.
Le citazioni sono tratte da G.C.Argan, L' Arte Moderna.
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Marcel Duchamp, "Nu descendant un escalier", n.2, (1912-'16), Philadelphia Museum of Art
"...spazio e oggetto non sono entità definite e immobili che si mettono in movimento quando si pongono in relazione fra loro: sono due sistemi in movimento relativo, e ciò che vediamo non è una forma già immobile e poi scomposta e ricomposta da un ritmo di moto, ma è la forma stessa del moto..."
"E' significativa la coincidenza cronologica della ricerca figurativa di Duchamp con la ricerca scientifica di Einstein sulla relatività dei moti..."
Pablo Picasso, "Les Demoiselles d'Avignon", 1907,The Museum of Modern Art, New York.
"...lo spazio non è più il fattor comune che armonizza all'infinito tutti gli elementi del quadro; è un elemento come tutti gli altri, presente e concreto; si deforma e scompone come le figure...
...la visione di Picasso è fondata sul principio di contraddizione, inteso come principio fondamentale della storia..."
Wassili Kandinsky, "Punte nell'arco", 1927, Parigi, Collezione privata
"...è stato Kandinsky a sostituire (procedendo così parallelamente alla scienza fisica) la nozione di campo alla nozione di spazio: campo è precisamente un'estensione, una porzione d'infinito determinata dalla interazione di forze agenti simultaneamente, ed il suo insieme forma un sistema dinamico..."
Piet Mondrian, "Composizione in rosso, giallo, blu", 1921
"...Mondrian pensa che nulla si conosce senza la percezione, ma che l'essenza delle cose non si conosce nella percezione, bensì con una riflessione sulla percezione distaccata dalla percezione: una riflessione in cui la mente opera da sola..."
"...si propone di trasformare la superficie (empirica) in piano (entità matematica)..."
"...sono variazioni di quantità di luce ridotte a diverse qualità di colore, diverse come possono essere diversi due numeri..."
"...non sono i sensi, è la mente che deve valutarli..."
Altri temi per approfondimenti:
Pointillisme, Divisionismo e la concezione 'scientifica' del colore e della luce, tra Ottocento e primo Novecento
Georges Seurat ,"Un dimanche après-midi à l'Ile de la Grande Jatte", 1884-'86
Gino Severini, "The obsessive dancer", 1911
M. C. Escher: (1898 - 1972) : una programmatica ricerca dell'ambiguità nell'immagine grafica
"Relativity", 1953, litografia, Museum of Modern Art, New York
Siti con abbondante materiale iconografico su Escher:
http://www.djmurphy.demon.co.uk/escher.htm
http://www.etropolis.com/escher/
http://www.cs.unc.edu/~davemc/Pic/Escher/